Bio
Veronica Badoino è la wedding planner titolare della “Sogni confettati®. Wedding & event planner” di Arona (Lago Maggiore).
Sono nata a Milano, ma già pochi giorni dopo mi trovavo in Piemonte, sul lago Maggiore, e lì ho trascorso le mie vacanze e il
mio tempo libero.
Ciò mi ha permesso di conoscere ogni angolo dell’incantevole sponda piemontese del lago Maggiore, dalle località lacustri ai paesini
di collina e di montagna.
Ma crescere tra Milano e il lago Maggiore mi ha permesso di unire insieme la passione per la moda, le tendenze, le novità di Milano con
la passione per la natura e i paesaggi incontaminati del lago Maggiore.
Ho conseguito il diploma di perito aziendale corrispondente in lingue estere con voto 100/100 presso l’istituto civico P.A.C.L.E. “A.
Manzoni” di Milano e mi sono laureata all’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Scienze politiche curriculum Istituzioni e
relazioni internazionali (laurea triennale) con 110 e lode con una tesi dal titolo "Ordinamento italiano e ordinamento europeo: deficit
democratico e istituzioni".
Successivamente, ho conseguito, sempre presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, la laurea magistrale in Scienze
Politiche (Politiche europee ed internazionali) con 110 e lode con una tesi dal titolo "La promozione dell’agricoltura biologica in
un’ottica di sviluppo sostenibile".
Ho partecipato al corso “Professione Wedding Planner” sessione full-time dal 21 al 25 maggio 2012, organizzato dall’Associazione
Wedding Planner con sede a Milano, presso SIAM1838, via Santa Marta, 18 Milano.
Ho seguito anche il corso Display scenografico e layout nell'evento matrimonio il 25 e 26 febbraio 2013, organizzato dall'Associazione
Wedding Planner con sede a Milano.
La mia passione per l’organizzazione di feste e per i dettagli risale a quando ero bambina, infatti amavo apparecchiare a regola
d’arte e decorare la tavola anche con segnaposti creati da me e coordinati con la carta del menù, anch’essa da me preparata.
La mia creatività è stata alimentata da mia madre che mi ha insegnato a non conformarsi; a proposito mi torna in mente quando alle
elementari tutti i miei compagni di classe per riempire il buco del banco dove un tempo si metteva la boccetta dell’inchiostro
utilizzavano i temperini con il contenitore e anch’io volevo fare così, ma mia madre mi suggerì di pensare a qualcosa di diverso,
così creai col pongo, la carta stagnola e le bacchette con cui si decorano le coppe gelato, un bellissimo vaso di fiori che attirava
così tanto l’attenzione di ogni altro bambino che la maestra decise di farli togliere a tutti.
Credo anche che la mia voglia di creare con gusto e originalità sia nel mio DNA, in quanto la famiglia di mio padre aveva un
laboratorio sartoriale di abiti teatrali confezionati anche per “La Scala” di Milano.